venerdì 16 ottobre 2015

La manovra di Matteo e Piercarlo. Peccato manchi una regola per la spesa.

Finalmente una manovra annunciata a favore della crescita. Basta pensare che si poteva fare di più, magari sforando il 3%. Chi bene inizia è a metà dell'opera. 
La riduzione dell'Ires a ben guardare è poca cosa: sono 3.000 euro ogni 100.000 euro di utile tassato (la bottom line). Molto intelligente l'incentivo sugli ammortamenti, copiato dalla legge Macron in Francia, dove ha dato buoni frutti. Ma, come intuisce oggi Forquet sul IlSole24ore, la copertura è evanescente. Qualche una tantum, l'appello alle clausole di flessibilità. Speranza di crescita. 
Manca una regola generale sulla spesa della PA. 
Il mio suggerimento è di introdurre una regola per cui la spesa pubblica non può crescere più dell'inflazione attesa (o programmata se preferite). 
Se i ministri di spesa vogliono più risorse per un intervento piuttosto che un altro, semplicemente dovranno chiedere una diversa allocazione delle risorse. Insomma, fare delle scelte che li espongano al giudizio del cittadino sulla capacità di fare politica nel nuovo millennio. Non basta certo la camicia bianca e non portare la cravatta, ovvero usare il blog per millantare ricette nuove e generose. 
La politica economica è scelta. La politica è visione. La politica è saper sfruttare quello che c'è a disposizione. 
Certo sarebbe la fine delle "mance" che spesso spuntano nelle leggi si spesa. Io non ne sentirei la mancanza. Sarebbe anche il modo giusto di fare Spending review: vedere dove allocare le risorse, riducendole là dove servono meno e farle rendere di più. Lo chiamano Value for Money (i vecchi come me efficiente allocazione delle risorse). 
Inoltre, con una regola semplice sulla spesa, il dibattito si concentrerebbe sulle scelte e non sugli slogan o sulle richieste impossibili. 
Un discorso a parte meritano gli investimenti e la scuola, su cui concentrare le maggiori risorse del Paese. Ma su questi temi torno dopo con un altro post. Intanto, continuiamo a sperare in un'Italia migliore. 

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